…si parte
vacanze… finalmente si parte per le vacanze…
Le ho desiderate tanto e ci ho fatto un sacco di fantasticherie sopra. Mi sono scelta sei, sette libri per gustarmeli al sole, ben sapendo che li lascerò in valigia preferendo i fumetti; ho pensato di portare sei, sette paia di scarpe, ben sapendo che non mi toglierò mai gli infradito ormai consumati, ma che adoro; ho scelto mentalmente sei, sette abbinamenti di vestiti coordinati con accessori… ma so che cambierò semplicemente la maglietta sopra i jeans!
Ho preparato una lista delle cose da portare e una lista delle cose da fare prima di partire…
Ho svuotato il frigo, pulito e riordinato la casa, eliminate tutte le immondizie, organizzato il lavoro per il rientro…
Ma non ho ancora fatto i bagagli.
Pioggia e sole assieme.
C’è la voglia di partire, di ridere, vedere cose nuove, rilassarmi, riposare, gustare cibi fantastici, fare un sacco di foto, soprattutto con gli occhi… e c’è un senso di vuoto, che ha un suo senso, che è smarrimento, che è “riesco ancora a divertirmi ma c’è uno spazio dentro il mio cuore che conserva un sorriso triste”. E allora rimando ancora un po’ di fare le valigie, per poi prepararle all’ultimo nanosecondo, magari dimenticando qualcosa, ma senza pensarci troppo, velocemente, quasi cercando di lasciare a casa quella frangia di incertezza.
Perché devo sempre trovare un po’ di amarezza nelle cose belle? Forse perché nelle situazioni difficili trovo sempre aspetti positivi?
Devo arrendermi al fatto che sono così… pioggia e sole assieme.
Ho scritto questo pensiero in uno dei momenti più bui della mia vita: quasi un’esortazione a guardare avanti, ad essere sole, oltre che pioggia. La condivido con te, perchè so che la puoi capire, parola per parola:
Quando sei triste e vedi il lungo muro nero,
invalicabile e minaccioso, chiudi gli occhi.
Piangi, se ne senti il bisogno.
Svuotati delle lacrime più amare,
perchè il vero nemico è dentro di te.
Quando le tue mani tremanti si sporcheranno
del fango viscido del fondo del mondo,
chiudi gli occhi e accarezza il gabbiano senz’ali
che è dentro di te.
Quando non avrai più lacrime da versare,
andrai avanti e le ali ti ricresceranno,
bianche e sontuose, come la tua anima.
Mauro
Grazie Mauro.
E’ un pensiero bellissimo.
Grazie per la sensibilità e la dolcezza delle tue parole. E per aver avuto voglia di condividerle.
Un abbraccio.