Luigi Ghirri lascia in queste “Lezioni di fotografia” una traccia del suo credo estetico, del suo sapere tecnico e del suo impegno civile. Disegna in queste Lezioni un suo personale “saper vedere”, in un testo intessuto di poetica, vi dipana una grammatica della visione, alla ricerca di una “pulizia dello sguardo”, di una capacità di filtrare la lettura del mondo a partire da quello a noi più prossimo, all’insegna di una “lentezza” del guardare. Ci parla e ci da lezioni sugli argomenti più significativi della fotografia senza cadere in noiosi ed ovvi schemi riepilogativi.

Non è un libro di storia della fotografia, né tantomeno un libro che ci parla della sua evoluzione in quanto evento artistico contemporaneo, né di tecnica, parla essenzialmente della fotografia, ci racconta la sua entità e lo fa attraverso concetti toccanti ma non prolissi.

Figura pionieristica, Luigi Ghirri, tra i più intelligenti e sensibili fotografi italiani del Novecento, è il fotografo prezioso, considerato in Italia come Il maestro dell’anima celata della fotografia.

"Lezioni di fotografia"
Lezioni di fotografia