APPARTENENZE: I punti di vista complementare necessari ad un’analisi ampia di una fotografia sono: contesti, forme e contenuti. Dove queste indagini convergono vi è il testo. Se 1 delle 3 aree si comprime l’altra si amplia ad es. se le forme perdono importanza i contesti e i contenuti prevalgono (arte concettuale). Una stessa immagine ha un senso diverso a seconda di dove si trova. La scrittrice statunitense Susan Sontag dice che poichè la fotografia è solo un frammento, il suo peso morale ed emotivo dipende da dove viene inserita. Il contesto è fondamentale per la lettura di una foto. I contesti possono essere interni o esterni all’opera. Questi contesti possono fornire informazioni sulla produzione e la ricezione di un’immagine fotografica.

CONTESTI INTERNI: La pellicola  da cui proviene lo scatto che ci da informazioni per il fatto che sono stati scelti scatti invece di altri. Bracketing tecnica che consiste nello scattare tre o più alternative della stessa immagine con valori diversi di diaframma e tempi di scatto  per poi scegliere la migliore in caso di processo e edizione. Anche i provini mostrano le strategie dell’autore es. Bert Stern con le foto di Marilyn dove tracciò segni sui negativi che non erano di suo gusto.

OTTURATORE: dispositivo tipico della fotografia che consente il controllo del flusso di luce che genera l’immagine secondo il principio della camera obscura. Principio di cui si sono serviti i pittori dall’umanesimo fino a che nel 1839 si sono brevettati diversi procedimenti chimici, la nascita della fotografia, appunto.

In Francia con Daguerre su idee di Niepce e in Gran Bretagna con Talbot. Procedimenti chimici che permettono di fissare l’immagine. Tra i primi fenomeni fotografici ci sono i dagherrotipi : immagini positive in sali d’argento fissate su superfici di rame argentato, poste sotto vetro e inserite in cassettine di legno velluto e stoffa, visibili orientandole verso la luce. Gia verso la fine dell’800 la fotografia ricreavano immagini esistenti e ritratti. Sviluppi e novità: cambiano le pellicole e le macchine e non servono piu minuti di posa, bastano pochi secondi. Nel 1888 nasce la Kodak e le prime macchine portatili, tra il 1930.60 immagini a colori, a metà del 900 compaiono le pellicole a sviluppo istantaneo, le Polaroid.