Ale: “Un giorno mi spiegherai perché volevi tanto che leggessi ‘Venuto al mondo’.

Sono vicino a Oslo, agosto 2011, e invece una parte di me è a Sarayevo o a Padova nel 2006.

Ci sono una marea di coincidenze e ti giuro che se mi sconquasso mi riporti tu dalla psico!!!

Ps. Sto facendo un sacco di foto”

 

Tania: “Cavolo! Te lo giuro, amica mia, che non ci avevo proprio pensato! Mi aveva talmente colpito la storia, che mi è venuto spontaneo parlartene! Ora, riflettendoci, me ne dispiace anche. Comunque il finale è sorprendente… ti toglie il fiato! Ma ne vale la pena, è una storia bella. Difficile, ma bella. Come tutte le storie vere! …e poi a Sarayevo andiamo insieme, io e te! Che ne dici? E tu farai un sacco di foto anche lì…

PS 1: Cavolo…ecco perché Diego mi suonava familiare?!?

PS 2: Dopo questa…dalla psico ci vado IO!”

 

Ale: “Ho finito il libro e mi ha sconquassato lo stomaco… L’ho finito sul traghetto, costeggiando i fiordi norvegesi…

Ho pianto della generosità e dello spirito libero di Diego. Della sua sofferenza verso le atrocità della vita e del suo far parte della storia. E mi sono sentita liberata da Gemma, perché dopo 16 anni ha scoperto la verità sul suo amore. Ho provato tenerezza x Giuliano, silenzioso, amorevole, presente.

E poi sono uscita sul ponte del traghetto. Perché le lacrime erano per me e le volevo celare, e se le trattieni un giorno, le trattieni anni, c’è un po’ di paura che il dolore sia come un fiume in piena e rompa la diga e si porti via tutto. Così volevo andare all’aperto e fare qualche foto. Perché era uscito un timido raggio di sole e c’era quella luce che mi piace tanto… Quella blu, un po’ cupa, un po’ fredda e triste. Dopo aver fatto qualche scatto al mare attraverso la struttura in ferro della nave, ho fotografato un ragazzo sul ponte che fotografava il mare.

E sono rientrata in cabina felice, in quel momento ho davvero finito il libro.

Dopo 3 minuti ha iniziato a piovere…

Giusto in tempo.

Si, ci andiamo a Sarayevo. Insieme.

Amiche sempre.”

 

Tania: “Ti voglio bene, sempre di più! Un dono, ti chiedo: la foto del ragazzo che fotografa sul ponte. UN SEGNO.”

 

Ale: “Ma lo sai che ci ho pensato?!!! Promesso!!

Ti abbraccio amica fantastica… Se non avessi avuto te io mi sarei persa.”