André Kertész dimostrò come qualsiasi aspetto del mondo, dal più banale al più importante, meriti di essere fotografato.
Lo dimostrò in tempi non sospetti, non come oggi che tutti, con un cellulare in mano documentano ogni cosa.
Non era interessato alla cronaca o agli importanti eventi mondani, quanto alla possibilità di mostrare attraverso i grafismi delle moderne metropoli la felicità silenziosa di un istante.
« Tutto quello che abbiamo fatto, Kertész l’ha fatto prima. »
(Henri Cartier-Bresson)